Catania, dicembre 2022 – “Il progettista grafico è un artigiano intellettuale, un narratore visivo di storie di contenuto e di contenitore. La grafica deve migliorare la comunità, con etica e responsabilità civile”.

Sono le parole con cui Gianni Latino, docente di Graphic design e dal novembre 2021 Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania, ha concluso a Vittoria (Rg) il suo appassionato e documentato intervento all’edizione 2022 di TEDx – acronimo di Technology, Entertainment e Design – evento annuale dedicato alla diffusione di idee di valore che aggrega le personalità più brillanti, curiose e interessanti del nostro tempo. 

Brave: Oltre il coraggio” era il tema scelto per l’edizione 2022 che tra gli otto speaker ospiti a vittoria ha visto anche professionisti come Davide Bennato, Lorenzo Cannella, Maria Giuseppina Grasso Cannizzo, Carmelo Chiaramonte, Claudio Locatelli, Luca Romano e Antonio Presti.

“La grafica – ha spiegato nel suo intervento, nel quale ha ripercorso con entusiasmo e un pizzico di ironia i primi passi dell’avventura umana e professionale – è un’operazione di conoscenza, una scoperta, uno sguardo nuovo sulla realtà, al servizio della società: una grafica utile per il pubblico, per la comunità.

La grafica intreccia la cultura umanistica e cultura tecnico-scientifica, la cultura della mano con la cultura del cervello; insieme danno vita all’artigiano intellettuale, un progettista organico tra saperi e metodi di contenuto e contenitore. Si necessita di coraggio per progettare, coraggio per conoscere, coraggio per capire e comprendere, perché la grafica deve essere un valore aggiunto dove donne e uomini lavorano insieme per una linea comune in dignità, diritti e libertà”. 

Biografia
Gianni Latino nato a Siracusa nel 1976. Progettista grafico, insegnate e autore. Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania. È uno dei nomi di spicco nel panorama del graphic design italiano.

Dal 2000 con il suo studio *giannilatino, si occupa di identità visiva per enti pubblici e privati, di comunicazione per eventi culturali, di progettazione di libri, di cura di mostre.

Si dedica a progetti multidisciplinari nell’ambito del design della comunicazione visiva e del progetto grafico italiano e internazionale, promuovendo incontri, workshop, eventi e mostre sulla divulgazione della cultura di progetto con metodo, ricerca ed entusiasmo.
Nel 2016 è stato selezionato tra i 24 grafici italiani più affermati e autorevoli del panorama italiano per la mostra Signs grafica italiana contemporanea.
Componente del Consiglio nazionale dell’alta formazione artistica e musicale (Cnam). Autore e curatore di 11 libri, il suo libro d‘esordio Graphic design guida alla progettazione grafica (LetteraVentidue, 2011) è attualmente giunto alla quinta edizione.

grafica unita 160° Anniversario dell’Unità d’Italia 1861–2021 Mostra urbana di pubblica utilità per le vie del centro storico di manifesti progettati da studenti, cultori e professori del corso di secondo livello in Design della comunicazione visiva dell’Accademia di Belle Arti di Catania. Perché “L’Accademia è Catania”.
a cura di Lina Scalisi e Gianni Latino 

Dichiara Lina Scalisi, presidente dell’Accademia: « grafica unita è il primo, importante evento del nuovo rapporto che l’Accademia delle belle arti intende avere con la Città e con il territorio. Essa si iscrive nel più ampio programma di eventi e occasioni che l’Accademia con i suoi studenti e i suoi docenti intendono promuovere a Catania, nella convinzione che l’arte e la bellezza possono elevare lo spirito, sanare le ferite, diffondere cultura e cittadinanza. Oggi che contagio è una parola che spaventa, vogliamo quindi capovolgerne il senso parlando di un contagio buono, quello dell’arte, della bellezza, della cultura. II nostro motto ,che speriamo diventi di uso comune, è: “L’Accademia è Catania”. Orgogliosi di esserlo.»

Il 17 marzo 2021 una mostra urbana si snoderà da piazza Duomo, piazza Università, piazza Stesicoro fino a via Etnea al civico 306, dove è collocato il monumento di Giuseppe Garibaldi inaugurato nel 1921 in onore della sua visita a Catania nel 1862, quando la città divenne base di operazioni e l’eroe dei due mondi arringò la cittadinanza al grido di “Roma o Morte” dai balconi del palazzo dei quattro Canti, sede del Circolo degli Operai. Sul piedistallo l’iscrizione «In Catania trovammo vulcano di patriottismo uomini danaro vettovaglie e vesti per la nuda mia gente.»

Una statua che è un simbolo amato, contrastato, complesso come sono tutti i simboli. La fine di un Risorgimento denso di luci ed ombre che, infine, aveva però condotto all’evento enorme, accaduto un anno prima, quando il 17 marzo 1861, il Parlamento Subalpino consacrò la nascita di un nuovo Stato: il Regno d’Italia. L’Italia era finalmente una ed assurgeva al rango di nazione libera Sono passati un secolo e sessant’anni da quello storico avvenimento ma la storia d’Italia non è, storia di ieri; essa non si misura a secoli, ma a millenni. La nostra gente avverte nel suo passato un retaggio che trae origini dai primordi della civiltà in Europa. Linguaggio, religione, costume, filosofia, mentalità degli italiani in millenni di storia, a volte tumultuosa, a volte tragica, in gran parte gloriosa, millenni che hanno lasciato vive testimonianze del loro lento trascorrere.

L’Italia non è dunque nata il 1861, si può dire invece che è rinata in quell’anno glorioso. L‘Italia non era infatti mai morta, essa viveva nello spirito popolare e nel cuore dei suoi figli migliori che ne tenevano desta, con la quotidiana fatica e le opere preclare, la memoria. 

Sono trascorsi 160 anni da allora.
Anni qui raccontati dai ventiquattro poster realizzati da progettisti grafici, un artefatto comunicativo di pubblica utilità, tra storia e grafica, tra parole e immagini, tra segno e simboli dell’unità d’Italia. Un progetto grafico utilizzato come linguaggio comunicativo di memoria storica, come narrazione visiva di testimonianze, come flusso di ricordi e di protagonisti risorgimentali. Artefatti raccolti nelle vetrine – come una segnatura di libro – di Catania, esse diventano il “contenitore urbano”, i manifesti il “contenuto visivo”.

Organizzatore di tutto ciò è l’Accademia di Belle Arti di Catania che a inizio dell’anno accademico, ottobre 2020, in pieno Covid dopo la chiusura della didattica in presenza e degli spazi espositivi, ha pensato di portare fuori dalla sede istituzionale, la mostra grafica unita. E ciò perché il nuovo motto della nostra Istituzione è: “L’Accademia è Catania”, ovvero una contaminazione culturale del territorio per il territorio, una visione di pubblica utilità e di bellezza per la cittadinanza con eventi che come questo progetto grafico, intendono essere un collante sociale tra progettisti e cittadini.

Un impegno che appartiene appieno all’altra grafica che tra etica e responsabilità, oggi vede lo studente grafico accompagnato dal grafico docente, uniti per un messaggio forte, di partecipazione ai mutamenti storici e culturali della società e ai progetti per la città.

E ciò perché la progettazione di un manifesto è la sintesi visiva di un metodo, di una ricerca, di un esercizio che permette la narrazione visiva come esito ultimo di un lungo percorso di studio e di lavoro incentrato su arte e bellezza. Oggi la difficoltà in cui viviamo, ci ha permesso di riflettere sulla dimensione di una società “distante” dal cittadino, così come dalle istituzioni formative (Accademie e Università) dove il confronto e il e il dialogo sono aspetti fondamentali della dimensione umana.

Questa mostra nasce, quindi, come volontà di ridurre questa “distanza” avvicinando il cittadino alla cultura visiva e storica e dando un segno concreto di unione culturale e sociale.

La partecipazione alla mostra è aperta a giovani e anziani, a tutta la cittadinanza etnea, alle nuove generazioni, loro sono il “pubblico”, per conoscere, ricordare e animare i giovani nei confronti dell’Unità d’Italia, sulla storia, sui processi economici e sociali, un collegamento al passato che oggi è il nostro presente e il successivo futuro.

— autori mostra grafica unita
Valeria Alberio, Maria Nora Arnone, Giuseppe Maurizio Astuti
Federica Bistoletti, Corrada Caccamo Alessia Calì, Anna Compagnone
Chiara Contarino, Orazio D’Urso, Sofia De Grazia, Giorgia Di Carlo Valentina Giocondo, Martina Giustolisi, Isabella Gliozzo, Olga Gurgone Margherita Malerba Leonardo Maltese, Ludovica Privitera, Giusy Pantò Christian Plurione, Tommaso Russo Gianluca Santoro, Rachele Sciacchitano e Adrianna Slonecka.

— promossa e organizzata da
Accademia di Belle Arti di Catania
Dipartimento di progettazione e arti applicate
corso di secondo livello in Design della comunicazione visiva

— con il patrocinio di
Comune di Catania
Assessorato Pubblica Istruzione, attività e beni culturali, Pari Opportunità e grandi eventi
Università degli Studi di Catania
Dipartimento di Scienze Umanistiche
Palazzo Butera Palermo
Aiap Associazione italiana design della comunicazione visiva
Fondazione Domenico Sanfilippo editore

— media partner
La Sicilia
Telecolor
Radio Zammù
Balloon project

— informazioni
Accademia di Belle Arti
via del Bosco, 34/A — 95125 Catania
comunicazione@abacatania.it
www.abacatania.it