Oggetto libro
3° Festival internazionale del libro d’artista e di design
libri selezionati in mostra
L’altra grafica tra pubblico e sociale di Armando Milani e Gianni Latino, 2018.
Archimede di Pietro Marchese, 2017.
Japan flight maps di Carmelo Nicosia, 2018.

Un secolo dopo la comparsa sulla scena artistica del libro d’artista, a un passo dalla annunciata morte del libro tradizionale SBLU_spazioalbello, Pinacoteca di Brera, Biblioteca Nazionale Braidense, Mediateca SantaTeresa e AIAP associazione italiana design della comunicazione visiva, con il patrocinio di MIBAC, Comune di Milano e ADI Associazione per il Disegno Industriale, promuovono la terza edizione di Oggetto Libro, il Festival che mette a confronto il libro d’artista col libro progettato dal graphic designer.

Armando Milani, Gianni Latino, L’altra grafica. Tra pubblico e sociale, 130×210 mm, 2018.

Unico nel suo genere ha lo scopo di stimolare un dibattito sulla creatività e, grazie a una formula semplice e accessibile che lo rende strumento ideale per avvicinarsi all’arte contemporanea e ai segreti del design e della stampa, è amato dal grande pubblico.
L’iniziativa, che ha ricevuto lo scorso giugno la Menzione d’Onore del Compasso d’Oro 2018, è al suo terzo appuntamento consecutivo dimostrando in maniera inequivocabile l’interesse e la passione che il libro riesce a generare.

Questa edizione, frutto della selezione di oltre 350 libri pervenuti da tutto il mondo (India, Corea, Russia, tra gli altri), mostra 200 volumi, tra libri d’artista e libri di design, compresa una sezione che abbiamo definito ibrida, perché presenta libri con caratteristiche proprie del design e dell’arte.?Amato da chi lo realizza, lo colleziona, lo commissiona o lo stampa, il libro parla numerosi linguaggi, che si sommano a un impianto narrativo non sempre esplicitato dalle parole.

Pietro Marchese, Virginia Rossello,  Archimede, 240×280 mm, 2017.

Il libro come oggetto d’arte, affascina anche il pubblico più refrattario all’arte contemporanea, i materiali con cui è realizzato, non solo carta o inchiostro, aprono le porte a creazioni inaspettate, raffinate o spettacolari, sempre piacevoli da scoprire.

Anche il libro di produzione industriale è vitale e inaspettato: grazie alla passione mai sedata dei designer che amano le potenzialità che offre come mezzo espressivo e all’evoluzione tecnologica, che consente di riprodurre le immagini con una qualità spettacolare o di introdurre tecnologie all’avanguardia, come la realtà aumentata.?La stampa digitale, poi, accessibile a tutti, rende democratica la diffusione del libro, con tirature sostenibili e nel rispetto dell’ambiente.

Carmelo Nicosia, Japan flight maps, 240×320 mm, 2018.

Questa edizione, frutto della selezione di oltre 350 libri pervenuti da tutto il mondo (India, Corea, Russia, tra gli altri), mostra 200 volumi, tra libri d’artista e libri di design, compresa una sezione che abbiamo definito ibrida, perchè presenta libri con caratteristiche proprie del design e dell’arte.
Il Festival viene organizzato in due sedi: alla Biblioteca Nazionale Braidense (inaugurazione 7 novembre 2018 ore 17,00) con 65 libri d’artista e 55 tra libri di design e ibridi e in Mediateca Santa Teresa di Milano (inaugurazione 15 novembre ore 17,00) dove oltre ai libri si potranno ammirare alcune spettacolari installazioni, una serie di video e uno slideshow sul libro d’artista nella storia.

Per informazioni
SBLU_spazioalbello
T. +39 02 48000291
M. +39 335 5453584
www.oggettolibro.it

Il Centro interdisciplinare di ricerca sul paesaggio contemporaneo ha lanciato un appello ad artisti e visual designer per raccogliere il loro punto di vista su un fenomeno che è sotto gli occhi di tutti: la migrazione di uomini e donne in fuga dalla guerra, dalla miseria, dalla sopraffazione.

È con grande soddisfazione che siamo a comunicarvi che la mostra Freeedom Manifesto. Humanity on the move ideata e organizzata nel 2017 a Roma dal Centro interdisciplinare di ricerca sul paesaggio contemporaneo sarà replicata a Cagliari (Lazzaretto, 1-18  novembre 2018).

Interrogati sul diritto fondamentale alla Libertà, gli autori coinvolti hanno risposto con una riflessione in forma di poster, mezzo di comunicazione scelto per diffondere – tra parole e immagine – il loro messaggio. Il risultato è questa mostra collettiva che raccoglie le opere realizzate per l’occasione da maestri indiscussi del graphic design e da autori tra i più interessanti della nuova generazione, provenienti da tutto il mondo.

La volontà è di esporre e reclamare una visione che sembra non trovare sufficiente spazio nel paesaggio contemporaneo: il principio democratico di pari dignità della persona. Un invito a rinnovare il nostro sguardo su un fenomeno – tanto attuale quanto storicamente perpetuo e universale – di un umanità mossa dalla speranza di un’esistenza migliore.

Il manifesto, forma di comunicazione di massa esplosa nella seconda metà del XIX secolo, rappresenta ancor oggi un mezzo capace di catturare l’attenzione e diffondere messaggi? Può un poster cambiare il mondo?

gianni latino poster freedoom

Gianni Latino, Freedom, poster, 670×970 mm, 2017.

Ingenuo è non ammettere che, a volte, sono sufficienti poche parole o una sola immagine per farci vedere le cose con altri occhi.

È questa l’utopia del possibile che continua a trovare rappresentazione in ogni nostro progetto.

Autori in mostra
Valentina Agriesti / Stefano Asili / Ruedi Baur / Erin Bazos / Félix Beltrán / Mauro Bubbico / Marlena Buczek / Angelo Buonumori / Fulvio Caldarelli / Elio Carmi / Ginette Caron / Fang Chen / Alessio Cosma / Roberto Del Balzo / Francesco Dondina / Mario Fois / Erika Giusti / Milton Glaser / Gianni Latino / Gli Impresari / Alain Le Quernec / Italo Lupi / Giovanni Lussu / Armando Milani / Maurizio Milani /
German Montalvo / Puya Habibzadehkavkani / Ricardo Salas Moreno / Studio Origoni Steiner – Carlotta Steiner /Antonio Pace / Mario Piazza / Antonio Romano / Michele Reginaldi / Michele Santella /
Filippo Sassoli / Atlas Astrid Stavro / Parisa Tashakori / Paolo Tassinari / Luigi Vernieri / Zup Design / Heinz Waibl /

Mostra a cura di
Fulvio Caldarelli, Armando Milani, Maurizio Rossi

Ideazione e organizzazione
Centro Interdisciplinare di ricerca sul paesaggio contemporaneo

In collaborazione con
CAP99

Sotto il patrocinio di
Regione Autonoma della Sardegna
Comune di Cagliari
Comunità di Sant’Egidio
AGI – Alliance Graphique Internationale
AIAP – Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva
RAI

Sito mostra
http://www.freedom-manifesto.it

Ubuntu — I am because we are. Con questo titolo Armando Milani (1940) graphic designer internazionale, con la collaborazione del designer  Francesco Dondina (1961), curano una mostra che ospiterà 150 poster per la solidarietà, provenienti da tutto il mondo e progettati da 50 designer, 50 studenti e 50 bambini, “Ubuntu da tutti per tutti”.

Dichiara Milani «Quando ho udito la parola Ubuntu ne sono rimasto subito affascinato per il suo suono esotico e per il suo significato. È una parola sudafricana del popolo Buntu usata spesso da Nelson Mandela nei suoi discorsi sulla fratellanza e la pace. Significa umanità verso gli altri, dialogo, condivisione, rispetto e tolleranza.»

Io sono perché noi siamo, sottotitolo della mostra, in questo momento di incertezze globali come il clima, disastri naturali e guerre sanguinose che hanno obbligato milioni di persone a fuggire dai loro paesi, si richiedono interventi umanitari che concedano a tutti il dovuto rispetto e dignità per la loro vita.

I designers hanno contribuito con i loro lavori comunicando messaggi di denuncia e di speranza che aiutino a riflettere sulle possibili e sostenibili soluzioni. Per affrontare il problema vi sono due modalità: la denuncia della sopraffazione dell’uomo sull’uomo, oppure messaggi di speranza per un futuro migliore per l’umanità.

«Nei lavori che ho ricevuto, in generale ha preso il sopravvento la speranza, e ne sono felice» scrive Armando Milani.

50 studenti, provenienti da scuole di design come Aum University, Universidad Anáhuac (Mexico), Kemet Art & Design Institute (Egypt), Sunbeams School (Bangladesh), Rationale Design (United States), Les Moulin des Trois Arcs Le Rouret (France), Accademia Belle Arti di Catania, Lele Luzzati Foundation Genova, Istituto Europeo di Design e Raffles Milano (Italy).

L’Accademia di Belle Arti, unica Istituzione pubblica italiana in mostra, nel suo 50° anniversario dalla fondazione, sarà presente con i poster di Dario Buccheri, Marco Giannì, Giovanni Pantè e Tommaso Russo. Studenti del triennio e biennio in graphic design—editoria, sono stati selezionati e coordinati dal professore Gianni Latino, in mostra nella sezione dedicata ai 50 designer internazionali.

Soddisfazione dell’Accademia e del direttore prof. Virgilio Piccari, che plaude alla lodevole iniziativa promossa da Armando Milani, —oramai un amico dell’istituzione—, fin dal 2015 sempre presente con i suoi interventi e progetti, dal forte impatto emotivo dedicati alla promozione del progetto grafico. A termine della mostra, i poster selezionati saranno donati all’Istituzione, che ne terrà custodia come patrimonio accademico.

All’inaugurazione di lunedì 15 ottobre 2018 ore 18.00 presso i portici della Rotonda di via Besana a Milano, saranno presenti Il sindaco Giuseppe Sala, l’Assessore alla cultura Filippo Del Corno, Armando Milani, Francesco Dondina, Gianni Latino e gli studenti selezionati.

con il patrocinio di
Agi Alliance Graphique Internationale
Aiap Associazione italiana design della comunicazione visiva
Consolato Generale del Sudafrica di Milano
Comune di Milano, Assessorato alla Cultura
MUBA Museo dei Bambini Milano

con il contributo di
Società Umanitaria

10 anni fa iniziava l’attività del KoobookArchive, un archivio-laboratorio interessato non semplicemente a raccogliere ma soprattutto ad approfondire e fare ricerca nell’ambito del multiplo e del libro d’artista […]. Da allora sono stati invitati a collaborare esperti della parola visuale, performer della voce, sound artist, architetti, fotografi, editori e teorici dei linguaggi. La sperimentazione mediale in genere, ed esattamente l’intermedialità digitale intesa come espressione di ricerca, sostanzia le attività del KoobookArchive di Catania dirette dall’artista Anna Guillot.

In occasione della 14° Giornata del Contemporaneo AMACI, il punto su tale intento sperimentale viene dal progetto Light and Sensitive. The Image in the Artist’s Book, attraverso una selezione di collaborazioni internazionali operata da me come fondatrice dell’Archivio, privilegiando le “opere libro” che evidenziano i nessi tra libro, fotografia e video.

gianni latino, poster istituzionale, formato 67x97 mm, stampa offset, 2018.

gianni latino, poster istituzionale, Light and sensitive, formato 67×97 mm, stampa offset, 2018.


La collaborazione di Gianni Latino con il KoobookArchive
Con Gianni Latino conveniamo su un territorio di consapevolezza e punti di vista paralleli da circa 10 anni.

La piattaforma su cui è cresciuto il suo progetto grafico e la metodologia che ne è seguita hanno reso possibile l’attuale consistenza della sua ricerca, aperta anche all’intesa intellettuale e allo scambio. Il considerare come imprescindibile e inossidabile struttura portante e come anima della professione di grafico teorie quali la Gestalt, la progettualità bauhausiana, quella della scuola di Ulm e il riferimento a maestri come Albe Steiner, Josef Müller-Brockmann e Franco Grignani, sapendo coniugare tale patrimonio culturale con lo spirito e il gusto contemporaneo, costituisce il pregio del lavoro di Latino.

Un rigore di stampo minimalista permea il suo linguaggio grafico: un autentico lavoro sulla forma, una reinvenzione continua del lettering e dell’immagine, cognizione dello spazio, gusto cromatico e complessivamente estetico, che non concedono nulla a quanto di facile e di già collaudato ricorre nel giro delle comuni committenze; l’invenzione e il sempre vigile controllo della frenesia che anima la vera ricerca, sono la sintesi del portato dei suoi contenuti. Il riconoscere i giusti riferimenti conduce Latino a intrecciare anche importanti rapporti, generando un tessuto estremamente produttivo per i suoi corsi e per l’istituzione accademica.

Così figure di spessore e presenze insigni nel campo della comunicazione visiva – Giovanni Anceschi, Armando Milani, Bruno Monguzzi, etc. – si sono succedute nell’aula magna della nostra Accademia dando vita a interessanti momenti di dibattito e attività extra curricolari. Nel giro di pochi anni queste attività hanno concorso a colmare sul territorio un grave gap circa l’”educazione visiva” applicata alla comunicazione. 

Tra i tanti lavori di Latino, progetti, “artefatti”, mostre e pubblicazioni, è da evidenziare il contributo all’immagine dell’archivio-laboratorio KoobookArchive, includente 10 anni di produzione di un “Folio”, un singolare “artefatto grafico” – così lo definisce lo stesso autore per quel tanto di ibrido che tale artefatto,  un po’ manifesto-catalogo ma nulla di questo, vuole essere –. 

La prima collaborazione per il progetto The other book risale infatti al 2008. Negli anni successivi, la realizzazione di molti lavori di immagine coordinata ha contribuito a rendere riconoscibile l’identità visiva del KoobookArchive. L’evoluzione della cultura e del contenuto grafico di Gianni Latino potrebbero essere rintracciabili, o addirittura sintetizzabili, attraverso questi folii. 

Per Light and Sensitive. The Image in the Artist‘s Book, e per i 10 anni dell’Archivio, la grafica del presente “Folio” è l’attuale contributo.

07.09—30.10.2018
palazzo della cultura
via Vittorio Emanuele II, 121 Catania

opening
venerdì 07 settembre 2018
ore 18.00
palazzo della cultura
via Vittorio Emanuele II, 121 Catania

info e ufficio stampa
email: koobookarchivelab@gmail.com
t. +39 334 9821 594
www.koobookarchive.it

l’altra grafica. Presso lo spazio On the contemporary, nuovo punto di riferimento sui temi del contemporaneo a Catania diretto da Anna Guillot, venerdì 22 giugno 2018 alle ore 18.00 sarà inaugurata la mostra L’altra grafica, tra pubblico e sociale di Gianni Latino e Armando Milani, due protagonisti significativi del panorama italiano della grafica contemporanea.
Attraverso un dialogo per immagini, Armando Milani e Gianni Latino dimostrano che ci può essere una grafica orientata in modo pressoché esclusivo a promuovere il consumo etico delle idee anziché quello più strettamente commerciale di beni o servizi.
Si tratta di quella grafica “altra” che, come spiegava Umberto Eco: «[…] potrebbe essere quella che si oppone alla grafica di consumo, che non invita all’acquisto, che non persuade alla bontà di un prodotto […]», bensì è rivolta alla dimensione sociale, culturale e civile dell’esistenza.
Una grafica che a volte può rivelarsi fortemente polemica e politicamente schierata, a volte semplicemente emozionale ma sempre e comunque sensibile ai temi del vivere sociale, del consumo responsabile, della convivenza e della condivisione delle esperienze e dei saperi.

Scrive Giovanni Anceschi «Oggi, impiegare l’espressione Altra Grafica, come fanno Milani e Latino, vuol dire qualcosa di un po’ diverso; senza più demonizzare i ruoli svolti dalla comunicazione nel quadro dei cicli economici, il grande Maestro stellare Armando Milani e il giovane talentuoso Maestro Gianni Latino rivendicano una scelta di campo. Rivendicano un ruolo guida nel contesto culturale, sociale e civico del progetto e nella configurazione degli strumenti e dei messaggi che materializzano e danno corpo all’insieme delle relazioni sociali nel quadro della nostra civilizzazione tanto complessa e così tanto in tensione».

La mostra consta di sedici poster progettati dal 1975 al 2018, capaci di attivare una originale dialettica visiva narrando il binomio pubblico/sociale tra scelte progettuali e di contenuto. Per l’occasione è stato prodotto un catalogo (Tyche), con scritti di Giovanni Anceschi e Francesco Dondina.
La mostra resterà aperta fino all’8 luglio 2018 e sarà visitabile martedì e giovedì solo su appuntamento.

22 giugno
08 luglio
2018

On the contemporary
piazza Manganelli, 16
Catania (I)
T. +39 334 9821594
onthecontemporary@gmail.com

Ufficio stampa
Giuseppe Lazzaro Danzuso
T. +39 340 3711170
glazzarodanzuso@gmail.com

Libri-multimodali. Ad inaugurare l’anno dei festeggiamenti del cinquantennale dalla fondazione dell’Accademia di Belle Arti di Catania è la raffinata ed interessante mostra sui libri-multimodali. 

Questa mostra, è un esempio di progettualità spendibile nel territorio, con studenti del biennio di graphic design-editoria impegnati a progettare libri per i vari settori della cultura, risultato di un lavoro metodologico formativo impartito loro dal docente-grafico, capace di trasmettere la cultura del progetto grafico e la passione per questa stimolante disciplina che è appunto il —graphic design

La multimodalità nella comunicazione visiva è medium, — strumento— particolare e complesso che mescola la pluralità di modalità cioè modi di descriversi diversamente, come il tempo: multi, molteplice, metamorfico, pieno di variazioni, appunto, fatto di interventi comunicativi e concettuali.
Il percorso visivo della mostra vuole attirare lo sguardo del fruitore, indurlo a pensare, riflettere e interagire, creando una modale fra l’oggetto–libro e il lettore.

libri-multimodali

Questa mostra sui libri-multimodali è dedicata a chi progetta e realizza libri, a chi li ama e a chi li legge. Gli artefatti comunicativi in mostra sono stati progettati e realizzati dagli studenti del secondo anno del biennio specialistico in graphic design–editoria dell’Accademia di Belle Arti di Catania, all’interno della disciplina grafica multimediale. Ogni studente ha deciso un argomento da analizzare, un unico formato 170×240 mm, due segnature (2/16imi), rilegati artigianalmente, mantenendo fede nelle proporzioni le due costanti: la mano e l’occhio.

—Un occhio in buona salute si trova sempre alla distanza di due spanne dalla pagina, e tutte le persone tengono in mano un libro allo stesso modo.—

Gli studenti interpretano non solo il contenitore, ma anche il contenuto, grafici redattori, consapevoli del testo e del racconto, realizzando delle interazioni con il lettore, interazioni narrative, come conoscenza, come divulgazione culturale, affinché lo strumento libro, diventi un oggetto di messaggio di cultura.

Inaugurazione/opening
mostra libri-multimodali
venerdì 19 gennaio 2018 ore 17:30
Libreria Mondadori
via A. di Sangiuliano, 223
Catania

promosso da/ organised by the
Scuola di Graphic Design Accademia di Belle Arti di Catania

con la collaborazione di/ with the collaboration of 

Libreria Mondadori Catania
Via A. di Sangiuliano

con il contributo di/ with the contribution of 
Vision Sicily Entertainment & Advertising

Catalogo/catalog
Tyche edizioni, Siracusa

Media partner
Balloon Contemporary
Art & Publishing

Orari mostra/Exhibition hours
lunedì—giovedì ore 9—20.30
venerdì—sabato ore 10—23.45
domenica ore 17.30—20.30
ingresso libero

Informazioni/information
accademia di belle arti di catania
palazzo vanasco, via vanasco 9
t. +39 095 2180740
www.abacatania.it

La scuola di graphic design coordinata dal prof. Gianni Latino, prosegue il ciclo di incontri con i grandi protagonisti della grafica italiana moderna e contemporanea, ospitando in Accademia, il designer e illustratore Andrea Rauch.

Incontro con il designer e illustratore Andrea Rauch (Siena 1948),  ha disegnato e progettato immagini per il Festival Internazionale del Teatro di Caracas, il Centre Georges Pompidou, l’Union des Théâtres de l’Europe e il Teatro Stabile di Bolzano.

Nel settembre 2017 ha pubblicato il libro Il racconto della grafica. Storie e immagini del graphic design italiano e internazionale dal 1890 a oggi, edito dalla Casa di Usher. Tra il 1987 e il 1991 insegna Immagine coordinata e segnaletica al corso di Grafica superiore presso l’Istituto Europeo di Design (IED) di Milano e dal 1994 al 2001 Graphic Design presso il Corso di laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università di Siena. Tiene inoltre corsi e seminari di Graphic Design a Bolzano, Venezia, Parigi, Dublino, Rio de Janeiro, San Paolo.

Ha esposto a Pistoia, Siena, Roma, Milano, Caen, Chaumont, Madrid, Pecs, Rio de Janeiro, San Paolo, Caracas, Guadalajara, Barcellona. Il suo operato é stato più volte oggetto di pubblicazioni a livello internazionale e i suoi manifesti sono entrati a far parte delle collezioni del Museum of Modern Art di New York e del Musée de la Publicité del Louvre di Parigi. Nel 1993 la rivista giapponese Idea lo ha inserito tra i 100 World Top Graphic Designers.

Ha inoltre realizzato nel 1995 il simbolo dell’Ulivo e nel 2001 quello della Margherita. Nel 1998 le Edizioni Nuages hanno pubblicato Design & Identity, una vasta ricognizione del suo lavoro di grafico. Molti i suoi libri illustrati: da Il Bambino più cattivo del mondo (2004) a Peter Pan nei giardini di Kensington (2001), Il giornalino di Gian Burrasca (2005) a Pinocchio (2006).

Per le GuideCultura Mondadori nel 2006 ha compilato un agile volumetto di storia della grafica dal titolo Graphic Design. La storia, i protagonisti e i temi dall’Ottocento ai giorni nostri. Nel 2003 insieme a Mauro Bubbico e Gianni Sinni, ha dato vita a SocialDesignZine, il quotidiano di informazione in forma di blog dell’Aiap (Associazione italianadesign della comunicazione visiva), uno spazio virtuale che ospita notizie e informazioni, segnalazioni, approfondimenti, commenti, documentazione ed è al tempo stesso un forum aperto di discussione nella migliore tradizione dei weblog sul tema della responsabilità dei creativi nei progetti legati a temi sociali.

promosso da
Dipartimento Progettazione Arti applicate
Scuola di Graphic design

a cura di
Gianni Latino

media partner
Balloon Contemporary Art & Publishing

Aiap Women in Design Award (AWDA) 2017, alla sua terza edizione premio biennale che si rivolge alle designer della comunicazione visiva. Le studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Catania, Maria Nora Arnone, Isabella Gliozzo e Giorgia Malandrino sono state incluse nella rosa delle designer il cui lavoro è stato ritenuto meritevole di pubblicazione.

All’interno di Aiap DX 2017 International Graphic Design Week svoltasi a Roma sabato 30 settembre 2017 nella splendida cornice dell’Istituto Centrale per la Grafica, hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento nella categoria studentesse con la realizzazione di artefatti comunicativi realizzati in ambito accademico. Isabella Gliozzo con la tesi Accademica di Primo Livello Progettare al femminile. 1914-2016, relatore Gianni Latino; Giorgia Malandrino con la tesi Accademica di Primo Livello Toccare. La rivista come esperienza, relatore Marco Lo Curzio e Maria Nora Arnone con u progetto disciplinare di web design <em>bossed magazine. Webzine sul mondo della tipografia, docente Ciro Esposito.

La terza edizione ha raccolto 186 progetti da 34 paesi, selezionando 50 progetti nelle categorie Professioniste, Ricercatrici e studentesse, selezionate da una giuria internazionale composta da Reza Abedini /Iran, Nikki Gonnissen /Holland, David Grossman /Israel, Jianping He /China, Carla Palladino /Italiy, Anty Pansera /Italy, Daniela Piscitelli /Italy e Mandar Rane /India.

AWDA è un premio biennale che si rivolge a tutte le donne che a vario titolo si occupano di design della comunicazione visiva.
Il premio nasce e si sviluppa all’interno di un percorso di ricerca tracciato da Aiap, che mira a ricostruire e testimoniare i contributi che tante designer della comunicazione visiva hanno lasciato e continuano a generare, arricchendo con il loro lavoro il patrimonio del progetto grafico.

Aiap Women in Design Award (AWDA) è un progetto di Cinzia Ferrara, Laura Moretti e Daniela Piscitelli, curato e organizzato da Aiap (Associazione italiana design della comunicazione visiva). Si tratta di un premio biennale che si rivolge alle designer della comunicazione visiva.


Isabella Gliozzo
Progettare al femminile. 1914-2016

Ancora oggi solo una piccola percentuale di designer donne gode di successo e visibilità. Sono poche quelle che vengono citate nei libri del design, etichettate in relazione al loro genere o come consumatrici di prodotti femminili. L’elaborato è stato pensato con lo scopo di richiamare l’attenzione sul mondo femminile evidentemente messo in secondo piano rispetto a quello maschile, con l’intento di analizzare 34 figure femminili in rapporto al loro ruolo e ai loro artefatti comunicativi.

 


Maria Nora Arnone
<em>bossed magazine. Webzine sul mondo della tipografia
Il progetto consiste nella realizzazione di un magazine online sulla tipografia. La scelta dell’argomento è ricaduta sul mondo della tipografia in quanto lo scopo del magazine è quello di proporre un approccio non convenzionale al tema, al fine di raggiungere tanto gli appassionati di settore quanto i neofiti attraverso la condivisione, oltre che di editoriali e interviste, di risorse utili e di spunti di riflessione che permettano all’utente di tenersi aggiornato sulle ultime novità del settore e sulle tendenze, ma con uno sguardo sempre attento alla storia e alle convenzioni consolidate.


Giorgia Malandrino
Toccare. La rivista come esperienza

Voi credete al potere delle immagini mentali? Quando pensiamo usiamo parole parlando a noi stessi, ma quando pensiamo per immagini vediamo con gli occhi del cuore. Perché allora non rendere tangibile l’immagine mentale di un cieco? Cosa c’è di più profondo?”. Scopriremo come un’immagine possa nascere dal buio e che l’invisibile conta quanto il visibile. Pensate davvero che la percezione sia appannaggio esclusivo dello sguardo? Non credo continuerete a pensarlo. Questo è realmente un viaggio profondo, fatto di continui incontri ed emozioni, mi ha realmente fatto capire cosa voglia dire ascoltare, toccare, sentire e conoscere in profondità.

La studentessa Alessia Raiti dell’Accademia di Belle Arti di Catania, laureanda al Biennio Specialistico in Graphic design -Editoria, vince il 1° premio alla sezione Design della Comunicazione del Premio Nazionale delle Arti 2017 “FutureIsiaDesign”, con la tesi accademica di Primo Livello in graphic design Monogram. Scrittura come linguaggio non verbale, relatore il prof, Gianni Latino (grafico e docente di graphic design).

La giuria d’eccezione ha così motivato  l’artefatto editoriale : “per aver affrontato un tema difficile e fortemente disciplinare coniugando qualità di ricerca con attenzione progettuale grafica e  impaginazione esemplare”. L’elaborato “Monogram” descrive l’evoluzione storica del monogramma; da segno simbolico e di potere, come il monogramma di Cristo e degli imperatori, a brand, utilizzato dapprima come segno di firma dai tagliapietre e al giorno d’oggi dai progettisti come elemento per l’identità visiva. L’elaborato analizza anche il metodo e le griglie utili per una buona progettazione, mostrando una selezione dei monogrammi progettati dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Catania.

I progetti vincitori sono stati selezionati tra i 105 in concorso lo scorso 20 luglio da una giuria d’eccezione, composta da Anty Pansera – past President dell’Isia di Faenza e storica del design, Luisa Collina, Preside della Scuola di Design del Politecnico di Milano e Presidente Cumulus, Beppe Finessi – Direttore responsabile della rivista INVENTARIO, il designer Giulio Iacchetti e Massimiliano Tonelli – direttore di Artribune e responsabile dei contenuti digitali di Gambero Rosso, che ha preso visione dei progetti, corredati da prototipi, pervenuti da ben 29 istituzioni italiane e 5 europee. La proclamazione ha visto la consegna di sei riconoscimenti, tre per la sezione Design del Prodotto e tre per la sezione Design della Comunicazione. Per ogni riconoscimento è stato proclamato un primo, un secondo e un terzo premio, oltre alle menzioni speciali dei premi aggiuntivi.

Dalla premessa

«[…] Il marchio è il prodotto più semplice ed allo stesso tempo più complesso della progettazione visuale, uno dei primi temi che viene assegnato agli allievi delle scuole di grafica (questo del far disegnare il monogramma è un rito dal quale pare non ci si possa salvare) […]»
Giancarlo Iliprandi, 1984.

L’elaborato “Monogram” descrive l’evoluzione storica del monogramma; da segno simbolico e di potere, come il monogramma di Cristo e degli imperatori, a brand, utilizzato dapprima come segno di firma dai tagliapietre e al giorno d’oggi dai progettisti come elemento per l’identità visiva. L’elaborato analizza anche il metodo e le griglie utili per una buona progettazione, mostrando una selezione dei monogrammi progettati dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Catania.

Formato editoriale
160×230 mm
208 pagine
Rilegatura filo refe
Composta in Adobe Caslon

Exhibition Freedom manifesto. Humanity on the move
a cura di Fulvio Caldarelli, Armando Milani e Maurizio Rossi

Roma, Centrale Montemartini
28 settembre — 31 dicembre 2017

Può un poster cambiare il mondo?
Comunicazione visiva e utopia del possibile

Il Centro interdisciplinare di ricerca sul paesaggio contemporaneo ha lanciato un appello ad artisti e visual designer di fama internazionale per raccogliere il loro punto di vista su un fenomeno che è sotto gli occhi di tutti: la migrazione di uomini e donne in fuga dalla guerra, dalla miseria, dalla sopraffazione.

Interrogati sul diritto fondamentale alla Libertà, gli autori coinvolti hanno risposto con una riflessione in forma di poster, mezzo di comunicazione scelto per diffondere – tra parole e immagine – il loro messaggio. Il risultato è la grande mostra collettiva: “Freedom Manifesto. Humanity on the move / Umanità in movimento” (Museo Centrale Montemartini di Roma, 28 settembre – 31 dicembre 2017) capace di risvegliare le coscienze e sollecitare nuove percezioni su tema di grande attualità: l’immigrazione.

Il manifesto, forma di comunicazione di massa esplosa nella seconda metà del XIX secolo, continua a rappresentare il medium più immediato per esporre messaggi davanti ai nostri occhi distratti. Nelle intenzioni dei curatori della mostra – Fulvio Caldarelli, Armando Milani e Maurizio Rossi – la volontà di “reclamare” e “pubblicizzare” punti di vista che sembrano non trovare più spazio nel paesaggio contemporaneo.

La mostra, con il patrocinio di RAI, AGI (Alliance Graphique Internationale) e AIAP (Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva), è parte del calendario di eventi che animano l’edizione romana 2017 di “AIAP Design per”.

Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, la mostra si svolge anche sotto il significativo patrocinio della Comunità di Sant’Egidio, movimento laicale internazionale fondato a Roma nel 1968, da sempre impegnato nell’accoglienza e nell’integrazione di immigrati e rifugiati. Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

A impreziosire il curioso mini-catalogo della mostra, pubblicato nel classico formato dei manifesti per affissione (70×100 cm)
Il contributo critico del sociologo Alberto Abruzzese che scrive: “Il manifesto storico – con tutte le sue appendici tardo-moderne e post-moderne – è stato lo strumento di persuasione o dissuasione di soggetti sociali individuati nel loro ruolo politico e professionale.

Ora dovrebbe aprirsi la fase di una comunicazione attenta alla vocazione delle persone, al senso rimosso della vita vissuta piuttosto che alla professione alla quale essa stessa ci costringe”.

Autori in mostra
Valentina Agriesti / Stefano Asili / Ruedi Baur / Erin Bazos / Félix Beltrán / Mauro Bubbico / Marlena Buczek / Angelo Buonumori / Fulvio Caldarelli / Elio Carmi / Ginette Caron / Fang Chen / Alessio Cosma / Roberto Del Balzo / Francesco Dondina / Erika Giusti / Milton Glaser / Gianni Latino / Gli Impresari / Puya Habibzadehkavkani / Alain Le Quernec / Italo Lupi / Giovanni Lussu / Armando Milani / Maurizio Milani / German Montalvo / Ricardo Salas Moreno / Antonio Pace / Mario Piazza / Antonio Romano / Michele Reginaldi / Michele Santella / Filippo Sassoli / Astrid Stavro / Studio Origoni Steiner / Parisa Tashakori / Paolo Tassinari / Luigi Vernieri / Mario Fois (Vertigo Design) / Heinz Waibl / Zup Design

Official webiste
www.freedom-manifesto.it

Realizzata da
Centro interdisciplinare di ricerca sul paesaggio contemporaneo

Promossa da
Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

Con il patrocinio di
AGI – Alliance Graphique Internationale
AIAP – Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva
Comunità di Sant’Egidio
RAI

Informazioni
Tel. 060608 tutti i giorni ore 9.00-19.00
info.centralemontemartini@comune.roma.it

Orario
martedì-domenica 9.00-19.00 (24 e 31 dicembre 9.00-14.00)
Ingresso ordinario: Intero € 7,50 – Ridotto € 6,50
Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza):
Intero € 6,50 – Ridotto € 5,50

info
Freedom manifesto
Humanity on the move / Umanità in movimento
Centrale Montemartini – Roma
28 settembre – 31 dicembre 2017