15 minuti Per 50 designer. 50 progetti Per 50 committenti.
Aiap Community 2017 è un evento aperto a grafici e designer soci Aiap, il cui scopo è individuare e dare visibilità ai migliori progetti grafici italiani, che saranno “raccontati” a Roma in occasione di Aiap Design Per 2017 e attraverso la pubblicazione di un volume in cui confluiranno i lavori selezionati.
Selezionata l’identità visiva istituzionale del Teatro Massimo Bellini di Catania della stagione 2016-17, presentata venerdì 29 settembre 2017 ore 18:15 all’interno di Aiap Design Per International Graphic Design Week a Roma nella prestigiosa sede dell’Istituto Centrale per la Grafica.

L’Accademia di Belle Arti di Catania ha organizzato l’Open Day dell’offerta formativa di Primo livello presso la sala verde di Zo centro culture contemporanee di piazzale Asia, 6 Catania.
Il corso di Design della comunicazione visiva si è svolto mercoledì 30 agosto 2017.
Grande interesse e partecipazione da studenti provenienti da diverse province siciliane come Catania, Siracusa, Messina, Ragusa e Agrigento e Enna).
Auguriamo un buon inizio di anno accademico 2017/18 alle nuove matricole del design della comunicazione visiva.

La grafica è là dove la cultura si fa editoria.
Nel 1989 ad Aosta, veniva presentata la Carta del Progetto Grafico, dichiarazione d’intenti dei professionisti della progettazione grafica, che palesa un modo di intendere la professione etico e culturalmente responsabile. Il documento è stato redatto da un comitato composto da Giovanni Anceschi, Giovanni Baule e Gianfranco Torri espresso dalla commissione degli estensori formata G. Anceschi, G. Baule, G. D’Ambrosio, P. Grimaldi, G. Iliprandi, G. Lussu, A. Marangoni e G. Torri costituitosi ad Aosta in occasione della Preassemblea nazionale Aiap del 24 giugno 1989. Composta da sette parti che illustrano i vari campi di intervento del progetto grafico, dalla comunicazione all’informazione, dall’editoria ai sistemi di trasporto, dalla politica alla scienza, la Carta del Progetto Grafico costituisce, ad oggi, l’unico manifesto unanimemente condiviso che specifica gli ambiti e la rilevanza del progetto grafico.
Il primo punto del documento così recita: «Noi osserviamo che il sistema della comunicazione e dell’informazione dispone oggi di una presenza generalizzata, di una diffusione capillare, di un assetto poderoso.

È l’industria della comunicazione e dell’informazione a porsi come traente nello scenario contemporaneo. Peraltro sono riscontrabili in parallelo inquietanti fenomeni di inquinamento visivo e di saturazione comunicativa, sintomi di un sistema in cui tecnologie e apparati, lontani dall’essere autosufficienti, sono bisognosi di direzioni, di scelte e orientamenti progettati.

La grafica è ormai una presenza trasversale.
Dove c’è comunicazione c’è grafica. Come la comunicazione essa è dappertutto.
La grafica è là dove la cultura si fa editoria.
La grafica è là dove i sistemi di trasporto si stanno informatizzando.
La grafica interviene nell’assetto multimediale della politica.
La grafica è presente non solo nella divulgazione ma anche nella modellazione della scienza.
La grafica è in azione là dove il prodotto industriale interagisce con l’utilizzazione.
La grafica è nella grande distribuzione dove il consumatore incontra la merce.
La grafica è anche nello sport, nell’immagine delle grandi manifestazioni come nella loro diffusione massmediale».

La mostra è un omaggio al lavoro dei grandi maestri che hanno creduto e credono ancora nella responsabilità culturale che investe il lavoro del progettista grafico.
Sono esposte 30 segnature tipografiche (monografie in sedicesimi), che analizzano artefatti comunicativi e pensiero di un protagonista del design della comunicazione italiano ed internazionale che, attraverso il progetto grafico con impegno, responsabilità, etica e militanza, ha avversato l’inquinamento visivo a favore di una cultura di progetto.

Protagonisti della comunicazione visiva in mostra:
Otl Aicher, Giovanni Anceschi, Josef Albers, Erberto Carboni, Saul Bass, Claudio Bettini, Antonio Boggeri, Josef Müller-Brockmann, A G Fronzoni, Adrian Frutiger, Karl Gerstner, Milton Glaser, Franco Grignani, Max Huber, Giancarlo Iliprandi, Italo Lupi, Armando Milani, Bruno Monguzzi, Bruno Munari, Ilio Negri, Bob Noorda, Giovanni Pintori, Paul Rand, Aleksandr RodËenko, Leonardo Sonnoli, Albe Steiner, Armando Testa, Massimo Vignelli, Carlo Vivarelli, Heinz Waibl.

Studenti in mostra del Biennio specialistico in Graphic Design—Editoria dell’Accademia di Belle Arti di Catania:
Maria Nora Arnone, Concetta Faraci, Antonino Garozzo, Federica Giandinoto, Marco Giannì, Isabella Gliozzo, Dario Iannì, Francesca Lembo, Enza Maria Leonardi, Davide Leone, Federica Marino, Cristiana Meo, Alessia Miano, Enrica Murabito, Giovanni Pantè, Mauro Privitera, Claudia Puglisi, Giulia Quattrone, Alessia Raiti, Luigi Romano, Tommaso Russo, Francesca Sanfilippo, Federica Santamaria, Simone Saporita, Domenico Sellaro, Roberta Marcella Scalia, Vincenza Sciacca, Iolanda Scionti, Serena Talamona.

evento su facebook
https://www.facebook.com/groups/1439501776107786/

Il Basic Design è il cuore del cuore della nostra disciplina di designer, è proprio il centro centrale della disciplina. Se vi chiedono «che cosa fa un designer?» potete rispondere con sicurezza: «attribuisce una forma, una configurazione, agli oggetti del mondo che ci circonda». La cosa per cui ci pagano è la qualità che noi attribuiamo a questa forma. Un ingegnere, quando gli viene posto un problema –un’automobile ad esempio– pensa all’automobile come uno strumento per muoversi.
Un designer ci mette dentro altro. E soprattutto – non sto parlando di uno stylist o di un formalista – deve fare molta attenzione alla qualità che assumono le forme degli oggetti. Guardiamo un po’ la qualità formale degli oggetti che abbiamo intorno: è molto molto bassa. Il nostro compito essenziale è quello di aumentare questa qualità. Pensiamo a un sito: ci sono i siti belli e brutti; ci sono i siti che hanno una qualità interattiva e sofisticata, dove tu ci stai dentro bene: ecco, questa è la nostra competenza e il basic design insegna proprio a disegnare bene, a disegnare qualitativamente bene.

Profilo biografico
Giovanni Anceschi (Milano 1939) è da sempre uno dei più attenti sperimentatori, anche attraverso l’uso di tecnologie avanzate, dei processi formativi dell’opera d’arte, del design e degli aspetti comunicativi, letti, attraverso riflessioni filosofiche, nel loro divenire, nella fenomenologia e nello sviluppo temporale.
Tra i fondatori del Gruppo T (Anceschi, Boriani, Colombo Devecchi e Varisco), partecipa alla stagione di mostre ed attività dell’Arte Cinetica e Programmata ed al movimento internazionale delle Nuove Tendenze. L’attenzione al farsi dell’opera è stato sin dagli esordi il centro della ricerca di Anceschi, interessato, attraverso la pratica dell’innovazione dei linguaggi e delle forme espressive, alla creazione di immagini nuove, spesso da condividere con uno spettatore sempre più attore. In mostra verranno presentate opere storiche, che furono presenti in alcune esposizioni del Gruppo T, come un “Quadro clessidra” con pallini di piombo ed una “Tavola di possibilità liquide” con olio lubrificante colorato, esposte rispettivamente alle mostre Miriorama 1 ed alla personale Miriorama 5 alla Galleria Pater di Milano nel 1959 e nel 1961. In anni recenti, oltre alla continuazione degli studi e alla formulazione di teorie legate al progetto di una revisione della disciplina del design della comunicazione, ha sviluppato in Italia ed all’estero progetti d’immagine coordinata, di exibition design ed alcuni esempi di multimedia, hipermedia e interaction design.
In un quadro di Reprogrammed Art, Anceschi ha ripreso idee e progetti di lavori legati agli anni dell’Arte Programmata, rivisitandone alcuni in un’ottica nuova, creandone di inediti, ritrovando sempre risultati ed esiti insperati.

Periodo del workshop
3—5 ottobre 2017
ore 10.00–13.00 / 15.00–18.00
Accademia di Belle Arti di Catania
Palazzo Vanasco

Informazioni
Accademia di Belle Arti di Catania
via Vanasco, 9
T. + 39 095 21 80 740
Referente Prof. Gianni Latino
latino@abacatania.it
www.abacatania.it


Mercoledì 19 aprile 2017  sarà presente Gianni Latino.
Grafico specializzato in identità visiva e grafica editoriale, nel 2000 ha aperto uno studio a Siracusa, sua città d’origine, e nel 2016 è nata anche una sede a Catania. Si dedica a progetti di identità visiva per enti pubblici e privati, comunicazione per eventi culturali, progettazione di libri, packaging, sistemi urbani e identità di mostre.
Dal 2003 al 2013 è stato responsabile dell’identità visiva della Galleria Regionale di Palazzo Bellomo. All’attività professionale affianca l’attività didattica come docente di graphic design e grafica editoriale presso l’Accademia di Belle Arti di Catania, dove è direttore della Scuola di Graphic Design. Suoi lavori sono stati esposti in occasione di Posterama (Bruxelles/ Belgio 2003), AiapZine Open Studios (Milano 2011), Agitadores de Conciencia (Barcelona, 2012), Paper Ideas Fedrigoni (Verona, 2012) e Gallery Awards IDA (Los Angeles/California 2015).
Ha pubblicato “Graphic Design, guida alla progettazione grafica” (LetteraVentidue, 2011); è stato curatore dei progetti “Centenario della nascita di Albe Steiner 1913-2013” (Tyche, 2013); “La carta del progetto grafico in mostra” (Tyche, 2014); Acqua, terra, fuoco, aria (Tyche, 2015); 34 poster per Catania (Tyche, 2015); “Artefatti multimodali, sperimentazione grafiche fattuali/attuali” con Giovanni Anceschi; “Pascha, la passione nel linguaggio visuale” (Tyche,
2016). Nel 2015 ha ricevuto una menzione d’onore per il progetto “Ciatu Soul of Sicily” all’ottavo IDA International Design Award.

La scuola di graphic design dell’Accademia di Belle Arti di Catania, dedicherà tre giornate alla figura di Armando Testa (Torino, 23 marzo 1917 – Torino, 20 marzo 1992), in occasione del centenario della nascita. 

Armando Testa è il sempiterno fanciullo creatore dei più stravaganti personaggi della pubblicità italiana. Attento osservatore del mondo, tutti i suoi progetti sono frutto di una profonda analisi del circostante e di un divertente lavoro di bricolage che unisce immagini del fantastico, suggestioni attinte dall’arte ed elementi della vita reale.
Ogni suo progetto è un cortocircuito visivo, ed in questo risiede la capacità di persistere nella memoria di artefatti comunicativi che, con una semplice grammatica visiva, hanno saputo ricreare l’immaginario collettivo di intere generazioni.

«Spesso, quando qualcuno mi chiede dei miei inizi, dico che sono nato povero, ma moderno. A 14 anni sono entrato in tipografia per fare l’apprendista compositore. Pur lavorando in un ambiente vecchio e tradizionale, ero curiosissimo di scoprire quanto di nuovo c’era in giro e leggevo tutte le riviste che mi capitavano sotto mano: la curiosità è il primo scalino verso la creatività. Questa passione per le tendenze più nuove in campo grafico e pittorico e l’amore istintivo per l’arte astratta hanno contribuito a formarmi una cultura. Una cultura non razionalmente costruita, ma che proprio per questo mi consente oggi di trovarmi in una situazione di assoluta libertà rispetto alla “cultura ufficiale”».

Diverse le iniziative pensate per il centenario: una Mostra di artefatti comunicativi dedicati al grafico moderno, realizzati dagli studenti del primo anno del biennio di graphic design—editoriadell’Accademia di Belle Arti di Catania; esposizione bibliografica con volumi di e su Armando Testa, testi critici sul suo lavoro, raccolte di libri, cataloghi, monografie delle mostre personali, manifesti, pubblicità; carosello e la pubblicità televisivariproduzione dei filmati andati in onda dal 1963 al 1976, da Caballero a Papalla, da cera Glocò all’ippopotamo Pippo; proiezione del documentario: Armando Testa. Povero ma moderno regia di Pappi Corsicato, prodotto da Baires e Little Bull e distribuito da Rai Trade, 2009.

promosso da/organised by the
Scuola di graphic design Accademia di Belle Arti di Catania
School of graphic design, Academy of Fine Arts, Catania

a cura di/curated by
Gianni Latino

con la collaborazione di/in collaboration with
Giorgia Di Carlo e Ludovica Privitera

Catania
23—25 Marzo 2017
23rd—25th March 2017
Accademia di Belle Arti
aula magna, via Vanasco, 9
Academy of Fine Arts, Catania, auditorium, 9 Vanasco St.

inaugurazione/opening
giovedì 23 marzo 2017 ore 10.00
Thursday 23rd March, 2017, 10am

orari esposizione/opening hours
giovedì/venerdì ore 10.00—17.00
sabato ore 09.00—13.00
thursday/friday 10.30am to 5pm
saturday 9.am to 1pm
ingresso libero/free entrance 

Identità siciliane. Contemporary Artists from Sicily
220 opere diverse, in comune l’aspirazione alla libertà espressiva, la capacità di sorprendere lo spettatore, la volontà di non restare fermi. Un accumulo di ispirazioni, rappresentazioni, situazioni, modi di ricercare e agire, visioni, sogni e colori in cui la Sicilia costruisce la propria storia attraverso un susseguirsi di diversi punti di osservazione della creazione artistica contemporanea. Artisti visivi, musicisti, creativi, poeti, architetti siciliani scelti da un pool di curatori costruiscono, insieme, un caleidoscopio che prende vita per mezzo di suggestioni materiche e cromatiche, rappresentative delle infinite sfaccettature di un’isola dalle tante contraddizioni e forse per questo irresistibile e inafferrabile.
Curatori: Carmelo Nicosia, coordinamento Sicilia Orientale; Francesco Pantaleone e Mario Zito, coordinamento Sicilia Occidentale

Imago Mundi è un’idea di Arte. Imago Mundi è un’idea di Mondo. Arte e Mondo senza confini, come li intende Luciano Benetton: una mappa in divenire, democratica, collettiva e globale, delle culture umane.
Un unico formato, 10×12 centimetri, per artisti di ogni continente: più di 20 mila da più di 100 Paesi e comunità native, che saranno più di 26 mila entro la fine del 2017. Affermati e nuovi talenti, tutti affiancati sulla stessa linea di partenza.
E tutti coinvolti in modo volontario e senza fini di lucro.
Sotto l’egida della Fondazione Benetton Studi Ricerche, Imago Mundi unisce: Paesi dove il benessere è più sicuro a paesi in guerra; Paesi storicamente contrapposti e divisi; comunità e minoranze; invitando tutti a dialogare in nome dell’arte. Ne nasce un caleidoscopio – ardente, creativo, immaginifico – di tecniche, colori, correnti, ispirazioni. Un mosaico di storie, passioni, sogni, azioni e contraddizioni, dove ciascuna opera vive di luce propria ma al contempo diventa il tassello di un immaginario globale.

catalogo online
http://www.imagomundiart.com/artworks/gianni-latino-av-venti-caratteruzzi

Presso l’Istituto Statale d’Arte “Paolo Toschi” nell’ala del palazzo farnesiano della Pilotta che su viale Toschi fronteggia il torrente Parma ed occupa gran parte di quegli ambienti che nel 1752 il duca di Parma Don Filippo di Borbone aveva destinato all’Accademia di Belle Arti e ove ebbe anche sede la Stamperia Reale diretta da Giambattista Bodoni (Saluzzo, 1740 – Parma, 1813) che qui esercitò l’attività di tipografo che lo rese famoso nel mondo.
La lectio rivolta agli studenti del quarto e quinto anno dell’indirizzo Grafica, ha trattato l’evoluzione della grafica italiana dal 1933 al 1950, da lo Studio Boggeri ad Erberto Carboni di Parma che con Barilla ha rivoluzionato la comunicazione grafica della pasta e la sua distribuzione, tramite i packaging di colore blu.
L’evento è stato organizzato dal prof. Paolo Gozzi, docente di discipline grafiche del Liceo Artistico.

Con Signs prende avvio un progetto espositivo dedicato alla grafica, intesa nella più larga accezione del termine, che si propone di “fotografare” e raccontare i risultati e gli sviluppi più recenti del graphic design italiano contemporaneo attraverso i lavori di 24 tra i più interessanti progettisti italiani – dai nomi più affermati e autorevoli fino a quelli giovani e promettenti – ciascuno con il proprio mondo e la propria storia, diversi tra loro per formazione, età, cultura e linguaggi.

Figure più conosciute nel campo della grafica si alternano in mostra a nuovi talenti: nello spazio espositivo si presenteranno agli occhi del visitatori i progetti di Alizarina, Stefano Asili, Mauro Bubbico, Ginette Caron, Cristina Chiappini, Gianluigi Colin, Pietro Corraini, Artemio Croatto/Designwork, Studio FM, Michele Galluzzo, Italo Lupi, Gianni Latino, Leftloft, Giuseppe Mastromatteo, Armando Milani, Maurizio Milani, Òbelo, Origoni Steiner, Federico Pepe, Mario Piazza, Massimo Pitis, Luca Pitoni, Guido Scarabottolo, Leonardo Sonnoli.

A ciascun progettista è destinato un tavolo che accoglie – oltre agli artefatti finiti – disegni preparatori, maquette e prototipi: un dietro le quinte del processo creativo.
Signs sarà anche un momento per ascoltare, partecipare, sperimentare attraverso un programma di Workshop sul graphic design e un ciclo di Dialogues con i progettisti.

L’immagine coordinata di SIGNS . stata affidata dal curatore a un giovane progettista, Fabrizio Falcone, con l’intento di promuovere il lavoro di nuovi volti della grafica italiana.
Nell’ambito del progetto, la volontà di non limitare la scelta dei contenuti espositivi ad ambiti o a temi specifici permette inoltre di abbracciare tutti i settori progettuali, indagandone le differenti peculiarità e offrendo una panoramica sulle tante sfaccettature del graphic design italiano contemporaneo, dalla corporate identity all’editoria, dall’exhibition design all’advertising e al packaging, fino ad arrivare al web design e all’information design. “La nostra quotidianità è letteralmente sommersa e talvolta sopraffatta da messaggi e forme visive che disegnano il paesaggio della nostra vita”, afferma Francesco Dondina. “Nelle nostre città, nelle case, negli uffici, nei negozi, negli oggetti di uso quotidiano e nelle diverse modalità di comunicazione che utilizziamo, la grafica è dappertutto. E, per questo, ha un ruolo non solo funzionale ma addirittura strutturale nel condizionare i nostri comportamenti, le abitudini, le scelte e la realt. stessa in cui viviamo”.

A partire da queste considerazioni, il progetto espositivo è stato pensato per permettere l’accostamento di linguaggi e materiali diversi in maniera fluida e immediata. A ciascuno dei 24 autori partecipanti è stato destinato un tavolo, pensato per restituire in parte l’idea di atelier e per contenere, non solo una selezione dei lavori e progetti pi. rappresentativi, ma anche, in alcuni casi, disegni preparatori, maquette e prototipi in grado di mostrare al pubblico sia gli artefatti finiti sia l’iter vero e proprio di creazione e di progettazione che rende la grafica un processo di senso – e di comunicazione – profondo e affascinante. Attraverso questa varietà. di materiali (stampe, schizzi, pubblicazioni, manifesti, in parte lavori originali, in parte riprodotti in esclusiva in occasione della mostra) emerge un disegno preciso, che va a configurarsi come una testimonianza attuale e ricchissima dei risultati pi. rilevanti nel campo della grafica e del design della comunicazione in Italia oggi. A chiusura della mostra verr. inoltre presentato un progetto speciale che vedr. il coinvolgimento di tutti gli autori nella produzione di un lavoro dedicato a BASE Milano.

L’esposizione si avvale di prestigiose partnership e collaborazioni con alcune delle principali associazioni di settore e universit. e scuole, fra cui AIAP – Associazione Italiana Design della Comunicazione, Politecnico di Milano, CFP Bauer, IUAV Venezia, Universit. di San Marino.

Giancarlo Iliprandi è partito per il suo ennesimo viaggio, e AIAP Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva ha pensato di ricordarlo con un omaggio che gli sarà particolarmente gradito: un ricordo o una riflessione sotto forma di cartolina, da spedirgli attraverso AIAP.
La cartolina  (10,5 x15 cm) potrà essere realizzata utilizzando qualsiasi materiale e tecnica (stampa, collage, illustrazione,…) utilizzando il modello scaricabile dal sito di AIAP.

 Dovrà essere spedita entro il 30 novembre 2016, per posta (Aiap, via A. Ponchielli 3, 20129 Milano) o per e-mail (in formato .jpg, risoluzione 300 dpi).

Tutte le cartoline saranno consegnate a Monica Fumagalli Iliprandi e custodite nello studio di Giancarlo Iliprandi. In progetto anche una mostra delle cartoline a Milano.

Mostra Una Cartolina per Ili, 17 dicembre 2016, Milano Base, foto di Ludovica Privitera.

Mostra Una Cartolina per Ili, 17 dicembre 2016, Milano Base, foto di Ludovica Privitera.

Mostra Una Cartolina per Ili, 17 dicembre 2016, Milano Base, foto di Ludovica Privitera.

Mostra Una Cartolina per Ili, 17 dicembre 2016, Milano Base, foto di Ludovica Privitera.

Mostra Una Cartolina per Ili, 17 dicembre 2016, Milano Base, foto di Ludovica Privitera.

Mostra Una Cartolina per Ili, 17 dicembre 2016, Milano Base, foto di Ludovica Privitera.